venerdì 9 novembre 2012

Articolo di Simone di Biasio tratto dal sito ''Sperlonga Viva''


              La direttrice Marisa de’ Spagnolis lascia il Museo,

                            «ma dopo la verità su Amyclae»




Intervista esclusiva alla Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga che, come un fulmine a ciel sereno, ha annunciato il suo pensionamento nel corso della serata di poesia con Claudio Damiani. Un coro di rammarico è corso attorno alla notizia, subito attutito dalla volontà della dott.ssa Marisa de’ Spagnolis di lasciare, al 31 Dicembre prossimo, solo il suo ruolo, ma non la passione per l’archeologia e la Riviera d’Ulisse.

- Dottoressa de' Spagnolis, ci lascia, così, all'improvviso... va in pensione volentieri oppure in maniera "forzata" come si suol dire?
Le nuove leggi sulle pensioni mi hanno praticamente spinta a fare domanda di pensionamento dal momento che avevo i requisiti per farlo. Lascio l’amministrazione dello Stato, ma non l’Archeologia.

- Ci dica la verità: davvero abbandonerà il Museo di Sperlonga?Come responsabile direttore del Museo sarò costretta a lasciarlo. Questo non toglie che offrirò la mia collaborazione al mio successore se lo riterrà opportuno.
- E' vero che sono previsti a breve altri importanti eventi con cui chiude la sua esperienza?Esattamente.  Il 24 novembre ci sarà una importante conferenza di un antropologo, il dott. Mauro Rubini che, come i RIS per gli omicidi, studia i reperti ossei delle tombe acquisendo dati di grandissimo interesse per le popolazioni. Parlerà delle popolazioni della nostra zona.
L’8  dicembre alla presenza del nuovo Soprintendente del Lazio dott.ssa Elena Calandra sarà presentato un mio nuovo libro sulle sculture di Sperlonga dal titolo “La Grotta di Tiberio a Sperlonga e le sculture di soggetto omerico”. In questa occasione renderò noti i primi risultati dei saggi effettuati nella grotta ed i materiali saranno mostrati per la prima volta. Una nuova pagina di storia per la meravigliosa cittadina di Sperlonga. Si tratta di scavi effettuati nella grotta solo con il personale del Museo, a costo zero, ma grazie ad entusiasti collaboratori.
E poi ci sarà anche quest’anno il Presepe del maestro Durand e delle sorelle Corcione.Un presepe unico nel suo genere per l’estro artistico del Maestro e per il simbolismo delle sue creazioni. Se ce la farò ci sarà anche una nuova mostra fotografica.

- Qui lei ha iniziato la sua carriera e l'ha conclusa in maniera egregia: quali sono i ricordi cui è maggiormente legata a Sperlonga?- È vero, a Sperlonga ho iniziato giovanissima, appena laureata. Qui ho scavato parte del quadriportico della villa. Qui ho ascoltato le interminabili discussioni sui restauri dei marmi di soggetto omerico da parte di studiosi di ogni parte del mondo, del direttore Baldo Conticello e del grande scultore Vittorio Moriello, autore dei restauri. Un ricordo stupendo: il piacere di gettarmi nel  mare quando  a mezzogiorno  gli operai degli scavi staccavano per mangiare. Mi sembrava un sogno: archeologia, mare e la bellezza incomparabile dei luoghi erano tutt’uno!
- E in tutta la sua carriera qual è la cosa che ricorda con maggiore piacere?Come archeologa posso dirmi appagata. Ho trovato di tutto: dalla lastra di via Anicia a Roma alle ville e necropoli della Valle del Sarno, passando per lo scavo di Norba che mi ha permesso di datare le mura e la porta Maggiore (impresa che da secoli gli archeologi cercavano di raggiungere). Tutto ciò che ho scavato, studiato, compreso mi ha dato emozioni indicibili. Forse la cosa che più mi ha dato piacere è stata riuscire a portare alla luce il Santuario di Ercole nella mia patria, Itri, che mi ha permesso di consegnare alla storia la data di nascita del piccolo borgo.
Tornando a lavorare nel Lazio dopo la mia esperienza campana, ho ritenuto un obiettivo quasi utopico  riuscire a  risolvere tre problemi archeologici:la datazione delle mura di Norba,la scoperta di un Santuario ad Itri e la localizzazione di Amiclae. I primi due sogni si sono realizzati, il terzo sta per realizzarsi.
- Quali potenzialità possiede il Museo di Sperlonga ma che deve ancora sviluppare?
Sperlonga è uno dei più importanti musei in Italia per la conoscenza della media età ellenistica. Il Museo non può restare cristallizzato nel tempo. È necessario  continuare gli scavi a mare ed i carabinieri del nucleo subacqueo si stanno attivando per farlo. Ci sono infatti ancora importanti sculture che mancano all’appello. Mi auguro che proseguano gli espropri per dare spazio al complesso Museo-Area archeologica grotta. Il progetto di effetti speciali realizzati dall’Officina Rambaldi è stato realizzato. Dalla prossima estate le proiezioni nella grotta richiameranno centinaia di persone. Il Museo non può essere separato dal Comune di Sperlonga ed entrambi devono operare insieme per la loro reciproca valorizzazione.

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